Kether

Associazione Educazione Incidentale

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Kether educazione incidentale

La Piccola Scuola Libertaria “kether”, nasce a Verona da un gruppo di ragazze/i che vive percorsi di crescita differenziati, volti, al raggiungimento dell’autonomia di studio delle materie tradizionalmente definite come “scolastiche” e, alla partecipazione consapevole della creazione di un ambiente sociale spontaneo basato sull’incontro e la valorizzazione naturale delle differenze.

Kether materializza il suo cammino di vita attiva e di studio, esprimendosi lungo un arco temporale dedicato che comprende l’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado (ex medie inferiori).

Il termine deriva dalla Lingua Ebraica. Durante un corso di studi focalizzato sulle lettere dell’alfabeto Alefbet, e su alcuni esercizi inerenti la

Qabbalah, Alexandra, Kevin e Dimitri, tre studenti dell’area sesta (prima media), scelsero indipendentemente nel gruppo, le formule ke – th – er indicando nella combinazione associata, il nome della loro navigazione scolastica. Kether è stato così elaborato dai ragazzi nell’accezione di: equilibrio-radice-corona. Ha a che fare con gli elementi più pregnanti ed intrinseci dell’albero della Vita e della Conoscenza. Kevin, verso la fine del corso, tracciò poi l’immagine di sua pura invenzione, che venne adottata dalla piccola scuola libertaria.

i costruttori – kether 2012

Il cammino di studi viene svolto in ambiente di pluriclasse e in totale trasversalità per ciò che concerne il costante contatto con le variegate componenti della piccola scuola libertaria (età, sesso, differenze culturali, sociali, linguistiche ecc.). Gli strumenti didattici utilizzati da chi vive e pratica il percorso (bambine/i, ragazze/i, accompagnatrici/ori) sono spuri e molto spesso prodotti direttamente o portati fortuitamente dall’assieme di studio. L’educazione che ne deriva è dunque incidentale, non direttiva, informale/a-formale, auto-gestita, consapevole, autonoma e soprattutto non adultocentrica. Organo che fa della “Scuola”, “organismo partecipato in costante divenire”, è l’assemblea espressa in ritmi non vincolanti, quotidiani, settimanali e straordinari. Il rapporto di voto tra bambine/i, ragazze/i, accompagnatrici/ori è espresso nella formula “one person = one vote”, dunque ogni partecipante l’assemblea ha diritto di voto indipendentemente dall’età, dal “ruolo”, dalla “condizione” naturale, sociale ecc.

Alexandra il “motore mobile”. Kether 2012

Bambine/i, ragazze/i, sono liberi di decidere dell’assunzione, del mantenimento e del licenziamento di accompagnatrici/ori come pure della frequentazione o meno delle stesse/i, delle loro materie proposte, siano esse considerate convenzionalmente “obbligatorie” o facoltative. Il piano di studi annuale e d’intero percorso viene deciso assieme ai singoli interessati e costantemente dibattuto ed elaborato. L’eventuale assenza nella frequentazione di una materia viene auto-gestita o

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Cos’è l’educazione libertaria

MANIFESTO PER L’EDUCAZIONE LIBERTARIA

CHE COS’E’ L’EDUCAZIONE LIBERTARIA L’educazione libertaria è un insieme di principi ed esperienze unite ad una pratica organizzativa di tipo democratico che riconosce ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze la capacità di decidere individualmente e in gruppo come, quando, che cosa, dove e con chi imparare e la capacità di condividere in modo paritario le scelte che riguardano i loro ambiti organizzativi. L’educazione libertaria fonda la relazione educativa adulto-bambino sul riconoscimento di tali capacità quali mezzi per lo sviluppo dell’autonomia e della libertà di scelta dei bambini. Il contesto da noi privilegiato per la messa in opera di principi e pratiche democratiche così intesi è la scuola.

I BAMBINI E LE BAMBINE, I RAGAZZI E LE RAGAZZE I bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze sono sempre portatori di esperienze, competenze e inclinazioni dotate di valore. Al bambino viene riconosciuta piena capacità di scegliere. Questa si concretizza nella opportunità di decidere su contenuti e metodi del proprio apprendimento e nella partecipazione paritaria alle attività che regolano la scuola. Partendo dall’espressione delle proprie necessità (conoscitive, pratiche) il bambino ha la possibilità di sperimentare nei propri tempi e modi le conseguenze delle proprie scelte e la relativa assunzione di responsabilità. In questo modo egli acquisisce consapevolezza di sé nel mondo e cresce nella capacità di autostima ed autovalutazione. L’apprendimento nelle scuole democratiche e in tutti i contesti educativi di tipo libertario comprende lo sviluppo di ogni talento e capacità della persona in modo armonico e integrale. Nella convinzione che ogni frammento di conoscenza possa essere sempre generato e ri-generato soltanto a partire dalle necessità del bambino, l’educazione libertaria riconosce l’ubiquità dell’apprendimento e rinuncia all’idea di trasmissione di un sapere precostituito. Il processo educativo libertario pone al centro la persona nella sua interezza, compresi i suoi organi sensoriali e il corpo nel suo insieme, da qui la possibilità del bambino di vivere la totalità degli spazi della scuola.

L’EDUCATORE-ACCOMPAGNATORE L’educatore-accompagnatore ha il compito di affiancare il bambino in un comune processo di indagine/scoperta/creazione che è alla base del conoscere. L’educazione libertaria riconosce nell’esperienza pregressa dell’educatore-accompagnatore e del bambino e nelle domande di quest’ultimo il patrimonio attraverso il quale può essere generata nuova conoscenza. Adulto e bambino sono sullo stesso piano come persone, ma la loro diversità è riconosciuta come fondamentale e dà luogo a diversi ruoli nel processo di apprendimento. Bambino e adulto

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